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Psicologia e Spiritualità

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Chi pratica il silenzio in circostanze sfavorevoli è intelligente: perché se lo consegui in circostanze avverse quello è vero silenzio! Non certo se consegui il silenzio in un monastero silenzioso. Là si accrescerà solo il tuo ego.

OSHOLa vita è un test: tutti coloro che vi circondano vi stanno aiutando.Chi vi maltratta vi aiuta; chi vi critica vi aiuta; chi vi infanga vi sta aiutando. Perché se riuscite ad andare oltre, se siete svegli e avete l’intelligenza per imparare, se volete, allora potete trovare l’amore dentro di voi. Ogni pietra della vostra vita può sembrare un ostacolo, ma se siete intelligenti potete costruirvi una scala con quelle pietre.  Ogni pietra può diventare un punto di appoggio. Ogni pietra può essere un gradino. Un ignorante invece vedrà in ogni pietra un ostacolo e si fermerà ad ogni pietra. Fa che ogni cosa che ti sembra un ostacolo (la tua famiglia, la tua casa, i tuoi nemici) diventi il centro della tua meditazione  e vedrete che ciò che vi sembrava inutile e dannoso vi aiuterà a essere silenzioso. Proprio queste cose sono quelle che vi aiuteranno! Quali sono le cose che non vi permettono di essere silenziosi? Qual è l’ostacolo nella vostra famiglia? Cosa vi trattiene? Pensate semplicemente se c’è un modo per trasformare in gradini tutto ciò. Ci sono sicuramente dei modi.  E se ci pensate e lo comprendete, troverete un modo per farlo. Purtroppo solitamente non usate le circostanze, ma vi fate usare dalle circostanze! E rimanete perdenti perché continuate a reagire invece che ad agire! Se vi insultano voi rispondete, ne restituite il doppio:  questa è reazione! Fate qualcosa che non sia una reazione: fate qualcosa di diretto, qualcosa nato dentro di voi. Rifletteteci sopra e proprio in mezzo al mondo diverrete consapevoli. Chi è consapevole non è in opposizione al mondo. Il sannyas (l’iniziazione) non è in opposizione al mondo: è una purificazione del mondo. Se inizierete a diventare puri dentro il mondo  un giorno scoprirete che siete diventati sannyasin (iniziati, discepoli). Sannyas è trasformazione, lo sviluppo del vostro essere totale. Pensate alle vostre attitudini e rendetele pure e vuote. Non è certo la vostra famiglia o chi vi circonda che vi rende mondani: sono i sentimenti di attaccamento nei loro confronti a rendervi mondani. Chi fugge porta con sé questi attaccamenti.  Non abbandonate le vostre cose. Non fuggite.  Abbandonate le vostre attitudini: le cose resteranno  così come sono ma la vostra attitudine verso esse cambierà e voi sarete liberi. Se qualcosa non entra nella vostra consapevolezza, voi non ne potete essere toccati! Le cose rimangono là, dove sono. Se un sannyasin è in un palazzo pieno di ricchezze e oro, gode di queste gioie. Ma se questo palazzo gli viene tolto, cosa gli importerà? E’ nel palazzo, ma il palazzo non è in lui.E così se ne andrà senza rimpianti, senza dolore. Un sannyasin è molto lontano dalle cose eppure vi è immerso. Ci sta dentro ma le cose non stanno dentro lui. Egli è libero dalle cose.  Le cose rimangono là dove sono e il sannyasin rimane dentro se stesso. Vive nel mondo, ma il mondo non è in lui. Se le cose non entrano nella vostra consapevolezza, non ne verrete toccati. Diventate consapevoli dello stato della vostra mente  e cominciate a cambiarlo: prendete un qualsiasi aspetto e cominciate a lavorare da là. Fate un passo alla volta. Goccia dopo goccia l’oceano si riempie. Dovete sempre fare un solo passo. Un piccolo passo. E poi un altro. Chiunque vada avanti facendo un passo alla volta percorre distanze infinite! Chiunque non faccia un singolo passo, perché pensa che facendo un passo alla volta non possono accadere grandi cose, non si muoverà e non arriverà mai da nessuna parte. Possa il divino darvi la capacità di compiere quanto meno un passo. OSHO

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